E’ ormai opinione diffusa e riscontrata dai risultati che praticare contemporaneamente questi due sport molto affini tra loro produce effetti molto positivi sulla condizione atletica.
Come noto le due discipline sono accomunate oltreché dai luoghi di pratica, dalla medesima condizione mentale di chi le pratica e dai medesimi meccanismi detti propriocettivi che stanno alla base della capacità di equilibrio negli sport come il Trail e la Mtb detti anche “sport di situazione”.
Audacia, capacità di sofferenza, imprevedibilità dei movimenti, adattamento repentino e immediato alle condizioni del terreno, appoggi e posture modificate continuamente. Paradossalmente pur essendo considerati sport “estremi” riscontriamo pochissimi infortuni sia nella mtb che nel trail.
Tutto ciò ha una spiegazione perché il variare continuo degli appoggi sia sul terreno che la diversità del fondo del terreno stesso, fanno sì che anche i difetti posturali classici del podista nel trail vengano assorbiti diversamente nella fase di impatto con il terreno.
È noto altresì che la Mountain Bike viene praticata su percorsi montani in cui la presenza di auto, nemico n.1 dei ciclisti su strada, è molto ridotta e con essa i rischi connessi e che anche in questa disciplina ciclistica avvengono continue variazioni posturali e d’assetto di pedalata.
Il lavori di potenziamento in salita che si praticano negli allenamenti di corsa in montagna, producono effetti positivi anche nella MTB come l’abitudine al lavoro a frequenze cardiache fuori soglia, allenamento dei muscoli sacrali e dorsali, rappresentando un aiuto per il mtbikers perché il lavoro viene svolto con il medesimo risultato delle SFR (salite forza resistenza) ma senza il peso dato dalla bicicletta stessa, quindi con maggiore facilità e agilità.
Gli arti inferiori infatti vengono evidentemente sollecitati sia nella MTB che nel Trail ma mentre nella bicicletta ci riferiamo ad un lavoro detto di tipo eccentrico (muscolo in scarico) nella corsa si assiste ad un lavoro di tipo concentrico (fase di carico sull’arto). Questo conferma l’ipotesi della completezza degli allenamenti e la reciproca utilità.
Ulteriore esempio è l’affinamento, il miglioramento dell’attitudine e delle tecniche di discesa che la MTB offre e che sono esportabili nelle esperienze di corsa trail. La lettura “anticipata” delle condizioni del terreno e in breve lasso di tempo rappresenta condizione necessaria per affrontare in sicurezza le discese e i single tracks tecnici.
Come sapete il nostro corpo sia nella mtb che nel trail in pochi attimi analizza il terreno e in maniera inconsapevole fornisce ai nostri piedi, alle nostre gambe e al tronco la postura e la posizione migliore per affrontarne le insidie e le diverse composizioni del terreno stesso (fango, pietre, sabbia lavica etc…).
Nella MTb a causa della velocità tale meccanismo di analisi deve avvenire in pochi attimi e sicuramente tale abilità esportata nella corsa in natura può aiutarci a scendere più velocemente e soprattutto in sicurezza. Ultima considerazione è la possibilità di fare i cosidetti “lunghi” cioè sessioni di allenamento di parecchi kilometri con la mtb per evitare di sovraccaricare gli arti per tre/quattro ore migliorando anche l’aspetto ludico ricreativo degli stessi.
L’alternanza tra le due discipline dunque produce risultati eccezionali sul piano della prevenzione degli infortuni muscolari e soprattutto sul piano della motivazione e condizione fisica e mentale..incontrasi tra Trail runners e Mountain Bikers in cima è comunque sempre un bell’effetto che unito alla voglia di stare insieme senza presunzione e arroganza costituisce la base di una community colorata e allegra che sta sempre più abbandonando l’asfalto a favore di aree verdi e boschive spesso a pochi kilometri dalla città e a volte ai più sconosciute.
Giuseppe Cuttaia presidente ASD Panormus MTb and Trail Team Febbraio 2012 (ogni riproduzione anche parziale autorizzata se citata la fonte)
CONDIVIDO SU TUTTA LA LINEA. Faccio MTB da 23 anni e quest’anno ho iniziato con gare di trial. Grandi emozioni e sensazioni. Miglioramento delle capacità fisiche generali.
Fatica sempre tanta, con tante soddisfazioni… senza guardare la classifica.